Bufera sul governatore della Puglia Emiliano per le nomine del cda di Acquedotto Pugliese. In particolare la presidenza all’ex sindaco di Bari, Di Cagno Abbrescia. All’attacco le opposizioni
Ancora una volta il governatore della Puglia, Michele Emiliano, sotto attacco da parte delle opposizioni. Stavolta si tratta delle nomine dei vertici dell’Acquedotto Pugliese. Nella seduta di ieri la giunta regionale ha nominato i componenti del Consiglio di amministrazione di Aqp. Presidente è l’ex sindaco del capoluogo, Simeone Di Cagno Abbrescia, ma senza cariche operative; Nicola De Sanctis, resta nelle funzioni di amministratore delegato, e probabile vicepresidente. Gli altri componenti sono: Luca Perfetti, Carmela Fiorella e Floriana Gallucci. Questo il nuovo governo di Aqp che potrebbe essere portato subito all’attenzione dell’assemblea pugliese. Intanto l’ultimo consiglio di amministrazione ha fissato per venerdì prossimo l’assemblea dei soci. Ricordiamo che la Regione, azionista unico dell’ente, procederà alle nomine e all’insediamento. Successivamente il consiglio di amministrazione fisserà i ruoli, tenendo conto delle indicazioni del socio, ovvero l’ente regionale pugliese. Diversi i problemi sul tavolo da risolvere, che hanno condotto all’azzeramento delle cariche di Aqp, a cominciare dall’applicazione dei rigidi principi della legge Madia. Come detto all’attacco delle nomine le opposizioni in consiglio. "Mentre i pugliesi rimangono senz'acqua, Emiliano continua a utilizzare la Regione Puglia e l'Acquedotto Pugliese per i suoi giochi politici - ha affermato Antonella Laricchia, capogruppo regionale M5S - Di Cagno Abbrescia nominato presidente dal suo ex acerrimo avversario politico – e rincara la dose- Nonostante le inefficienze di due membri su tre del vecchio cda, essi vengono riconfermati”. Per il capogruppo regionale pentastellato, Aqp continuerà ad essere invece terreno dei giochi di potere ed elettorali del presidente Emiliano. “ Scandalosa nomina in AQP da parte del presidente Emiliano che designa Simeone Di Cagno Abbrescia, ex deputato e sindaco di Bari di Forza Italia, alla carica di presidente. Restiamo basiti – ad affermarlo è Mino Borraccino di Liberi E Uguali - Non abbiamo più parole per commentare queste vergognose piroette politiche. A questo punto ringraziamo Michele Emiliano per aver fatto chiarezza: la sua non è più una maggioranza di centrosinistra bensì una macedonia impazzita!- Sinistra Italiana/Liberi E Uguali non è più disponibile a sostenerlo – prosegue Borraccino - Io non parteciperò al vertice di maggioranza di giorno 4 Aprile e non voterò più con la maggioranza sinché non revocherà l’incarico ad un esponente di primissimo piano della destra”. “ La nomina a presidente dell'Aqp di Simeone Di Cagno Abbrescia- afferma Nino Marmo di Forza Italia - è una 'emilianata': crede, così, di recuperare voti a destra ma non si rende conto di non guadagnarne affatto e di perderne molti di più a sinistra! Anche perché l'ex sindaco di Bari del centrodestra è una brava persona, ma ormai senza truppe e senza consenso- Ad Emiliano converrebbe tornare nei confini del centrosinistra, spostando il dibattito su terreni più sani per confrontarci finalmente con le nostre diverse visioni delle cose. E mettendo la parola 'fine' a manovre- conclude Marmo- che sviliscono e offendono il senso dell'impegno vero e della passione per la politica".