Incidente mortale all'Ilva. Morto operaio di 28 anni

Autore Redazione Canale 7 | gio, 17 mag 2018 13:01 | 4162 viste | Taranto Ilva Incidente-Mortale Cgil-Cisl-Uil Lavoro Cronaca

E' stato travolto da un cavo. Vani i soccorsi.

TARANTO - Un operaio di una ditta dell'appalto Ilva, Angelo Fuggiano, di 28 anni, è morto in seguito a un incidente sul lavoro  avvenuto nel reparto Ima, al quarto sporgente del porto di Taranto del complesso siderurgico. Secondo fonti  sindacali, durante una fase di lavoro ad una macchina scaricatrice, un cavo sarebbe saltato durante la fase di ancoraggio travolgendo il lavoratore. Vani sono risultati i tentativi di rianimazione da parte degli operatori del 118. Sul posto anche vigili del fuoco, carabinieri, Guardia di finanza e ispettori del lavoro.

Sindacati Cgil-Cisl - Uil -  "E’ forte il dolore e incontenibile lo sgomento per l'incidente sul lavoro accaduto all’Ilva di Taranto, che ha sottratto alla vita ed agli affetti più cari un giovane lavoratore di appena 28 anni dipendente di un'impresa appaltatrice del colosso siderurgico. Un dramma assurdo e frustrante, l'ennesimo negli ultimi giorni, inaccettabile e inconcepibile. Siamo vicini alla famiglia di Angelo, alla quale esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza".

Lo dichiarano i Segretari generali di CGIL CISL UIL di Puglia, Gesmundo Fumarola Busto.

"E' il momento di gridare basta! Quanto accaduto oggi è il sintomo che nonostante si faccia una gran parlare di ILVA, nonostante tavoli di contrattazione affollatissimi, le soluzioni ci sembrano ben lontane dall'essere individuate e, soprattutto, applicate. Non solo il futuro, ma anche la quotidianità dei lavoratori passano sempre in secondo piano, sembrano quasi dettagli fastidiosi e insignificanti da sacrificare sull'altare dei grandi interessi finanziari. L'incidente odierno dimostra, qualora ve ne fosse bisogno, che le misure di~sicurezza nello stabilimento siderurgico più grande d'Europa sono tutt’altro che impeccabili, e necessitano di un’attenta e severa rivisitazione, nonché di controlli costanti, in particolare nella spesso dimenticata costellazione delle aziende dell’appalto. Riteniamo che proprio la questione sicurezza debba essere messa al centro della trattativa con la nuova proprietà dello stabilimento. L’occupazione, sana e degna, non quella ad ogni costo e a qualsiasi condizione, deve ritornare ad essere sinonimo di vita e di benessere e non di morte".

CGIL CISL UIL di Puglia sostengono la mobilitazione e lo sciopero proclamato dalle federazioni e dalle categorie di Taranto.

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