Ciro De Franco, ospite di Fuoricampo, ha parlato a 360 gradi della sua esperienza monopolitana. Ed invita Pissardo a tagliarsi i baffetti
“Chiamatemi semplicemente Ciro”. Né Ministro della difesa, né Cirone il Gladiatore, ma semplicemente Ciro. Parliamo di Ciro De Franco, nuovo idolo della tifoseria biancoverde, titolo guadagnato sul campo con prestazioni di spessore che hanno contribuito a fare del Monopoli la difesa meno battuta del campionato. De Franco è stato ospite della puntata di lunedì di Fuoricampo, durante la quale ha parlato a 360° della sua esperienza monopolitana dopo quattro anni e mezzo trascorsi a Matera. “A Bisceglie abbiamo meriato la vittoria-esordisce il centrale napoletano- anzi, in campo non avevo avuto la percezione di quanti gol avessimo sbagliato. Stiamo lavorando per risalire subito la classifica: sino a questo momento nessuno ci ha messo sotto. Forse soltanto nella partita contro il Rende non abbiamo espresso il nostro miglior gioco, ma basta riguardare gli highlights di quella partita per rendersi conto che anche contro l’attuale capolista abbiamo dilapidato, soprattutto nel primo tempo, tante occasioni da gol. In una partita, tra l’altro, fortemente condizionata dal vento e nella quale giocavamo senza Scoppa, il nostro metronomo. Per il resto ce la siamo giocata con tutti ed, anzi, la classifica attuale non dà merito a quanto prodotto”. De Franco divide il merito di miglior difesa del campionato con i suoi compagni di squadra: “Siamo una squadra che gioca a calcio- spiega De Franco- ma questo non ci impedisce di subire pochissimo. Ma il merito è di tutti: ora stiamo giocando io, Ferrara e Mercadante, ma non dimentichiamo gente Mattia Bei e Riccardo Gatti, elementi di grande valore”. Alle sue spalle c’è Pissardo, del quale svela un aneddoto: “ne posso raccontare tanti, perché siamo uno spogliatoio unito e molti di noi passano del tempo insieme anche fuori dal campo. Pissardo è un ragazzo che può fare molto bene e raggiungere traguardi importanti, ma un consiglio glielo devo dare.. Tagliati quel baffetto, caro Marco! Hai vent’anni, sembri mio nonno… A causa di quel baffetto gli ho affibbiato il soprannome di Ezio Greggio, per via della somiglianza di Pissardo ad Ezio Greggio in una fiction nella quale interpretava un carabiniere”. Sabato la Sicula Leonzio: “Vogliamo risalire la classifica e tornare alla vittoria al Veneziani. Ritengo la partita di sabato come una chiave di volta importante sia per il nostro campionato sia per il rapporto con l’ambiente. La presenza di tanti ragazzi sugli spalti (nell’ambito di “Un gol per l’Amopuglia, n.d.r.) consentirà di avere uno stadio con una presenza numericamente consistente, e chissà che non sia un nuovo inizio anche da questo punto di vista”. Sul rapporto con l’ambiente, infine, ha parlato in questi termini: “sono tutto casa e campo, ma Monopoli è una città bellissima. Ed ha il mare, che per un napoletano è tutto!”.