Le minoranze in consiglio comunale a Monopoli spiegano le motivazioni dell'abbandono della discussione nella seduta di venerdì scorso sul rovente punto del Piano Casa.
( Da comunicato) - Tredici a zero, è il risultato con cui si è chiusa la partita in Consiglio Comunale sul Piano Casa. È un esito netto, ma che merita una attenta riflessione.
Venerdì l’opposizione, lasciando la maggioranza sola in aula, non voleva impedire la discussione sul piano casa, anche perché la delibera era già stata illustrata con anche alcuni interventi politici, alcuni chiarimenti richiesti e il nostro punto di vista era stato esplicitato attraverso la lettura di un documento condiviso dall’intera opposizione e depositato.
Con quel gesto abbiamo voluto attirare l’attenzione dell’intera Città e mettere la maggioranza, non solo quei 13 consiglieri, di fronte alle loro responsabilità.
Per di più, come tutti sanno, quello non era il primo consiglio in cui si discuteva dell’applicazione sul nostro territorio della L.R. 14/2009, più conosciuta come Legge sul Piano Casa.
Tutti hanno visto come questa maggioranza abbia provato in tutti i modi ad impedire la discussione sul Piano Casa in questi 12 mesi, da ultimo l’abbandono della sala consiliare durante il Consiglio del 12 dicembre scorso nella speranza che il Consiglio Regionale riuscisse a risolvere il tutto, ma così non è stato.
Una scelta, la nostra, per nulla scontata, valutata attentamente e che richiede opportuni chiarimenti.
Ed allora ci chiediamo, in assenza di dichiarazioni ufficiali, se tutti i 13 consiglieri di maggioranza fossero legittimati a restare in aula e ad esprimere il voto. Non siamo certi che il voto sull’emendamento in questione, che dava compimento a tutto il provvedimento normativo, facesse venir meno tutte le incompatibilità delle fasi pregresse dell’iter consiliare.
Pensiamo sia assurdo che 13 persone possano stravolgere un Piano Urbanistico Generale di nuova fattura quale è quello di Monopoli, esercitando un potere costruttivo-distruttivo e buttando alle ortiche i costi sostenuti dalle precedenti amministrazioni, le competenze del professor Oliva e il lavoro di tutti i progettisti che lo hanno affiancato e ignorando totalmente la presenza di aree residenziali non ancora utilizzate.
Riteniamo sconveniente, inopportuno e imbarazzante che 13 consiglieri di maggioranza promuovano un’aggressione al territorio con una cementificazione di tale portata che coinvolge pezzi importanti dell’amministrazione per la loro vicinanza a taluni tecnici e società legati a potenti lobby, non solo del mattone.
Quando si gioca d’azzardo sul territorio e sulle persone che lo abitano, affiorano tante conseguenze quasi mai a vantaggio dell’interesse pubblico. Nascondersi dietro la liceità di questo ennesimo provvedimento non cancella le implicazioni etiche di chi governa la cosa pubblica. Il tempo è galantuomo. A ciascuno dei 13 consiglieri, la storia urbanistica economica e ambientale della città presenterà il conto.
Monopoli, 18.02.2020
Giulia Cazzorla – Movimento 5 Stelle
Cecilia Matera – Contento per Monopoli
Silvia Contento – Contento per Monopoli
Carlo Maria Maione – Contento per Monopoli
Claudio Licci – Monopoli Civica
Feliciano Indiveri – Partito Democratico
Francesco Tamborrino – Insieme per Monopoli
Angelo Papio – Manisporche