L'assessore ai Servizi Sociali di Monopoli risponde con una propria comunicazione ad un attacco mediatico.
"Carissimi concittadini,
intendo fare assoluta chiarezza su alcune “voci” alimentate dalla macchina del fango che purtroppo, nel mondo dei “social” assume sempre più toni aggressivi e con un linguaggio volgare nel quale non mi riconosco. La chiarezza, l’onestà, il lavoro costante di questi due anni che mi hanno visto impegnata nella veste di Assessore ai Servizi Sociali è sotto gli occhi di tutti.
Il mondo del Sociale ha assunto nel corso degli anni sempre più un’ importanza strategica nella gestione dei bisogni dei cittadini più fragili. Io stessa, mettendomi in gioco completamente e dando tutta me stessa, nonostante una professione lontana da questo mondo, ho conosciuto le problematiche di tante singole persone.
Sappiamo che fare politica con passione e per scelta, ha un prezzo da pagare. L’onestà ha un costo, in un mondo dove ancora la correttezza non regna sovrana. Spesso siamo più attratti dagli urlatori, da chi la spara più grossa o addirittura dalle fake news, usate spesso come strumento mediatico per disinformare in modo scientifico e strategico.
Per quanto mi riguarda personalmente, nonostante tutto questo impegno nel corso dei due anni trascorsi ho accettato ogni critica, ho ascoltato suggerimenti, ho preso numerose decisioni sempre coinvolgendo la “squadra politica” a cui ho aderito, sempre con il solo ed unico obiettivo di lavorare per l’intera comunità monopolitana.
Ma in questi giorni sto ascoltando enunciazioni offensive e volgari, rivolte alla mia persona, che non condivido, che mi indignano e quindi non mi appartengono. Sapete, i politici, quelli locali e quindi i rappresentanti dei comuni e i vostri assessori sono persone normali come voi, che percependo una modesta indennità per l’incarico istituzionale hanno necessità, per vivere onestamente, di continuare ad esercitare la loro professione nel mondo reale. In pratica non possono permettersi, come accade per i parlamentari che hanno appositamente indennità significative, di dedicarsi esclusivamente alla vita politica. Con questo voglio dire, che noi non siamo esenti da situazioni critiche come tutti i normali cittadini e, permettetimi di dirlo, forse questo ci rende più vicini alle vostre esigenze per la possibilità diretta di comprendere il mondo reale di tutte le categorie produttive, degli artigiani, dei commercianti, dei professionisti, delle persone impegnate nel settore turistico, di tutti insomma.
Io stessa, pur avendo conseguito l’abilitazione in Architettura, dopo studi faticosissimi che mi sono pagata lavorando come cameriera, ho fatto la consapevole scelta di affiancare, cercando sempre di equilibrare le energie, la vita politica alla mia professione, perché la politica non può e non deve diventare una lavoro.
Veniamo ai fatti. Un professionista monopolitano si sta facendo scudo di un generico diritto di critica sull’operato del mio Assessorato, nonché dell’intera Amministrazione, eccedendo i limiti.
In pratica ha diffuso platealmente sulla propria pagina facebook “pubblica”, alcune informazioni errate e calunniose nei miei confronti: ha citato il mio incarico, il mio nome e cognome, e sempre platealmente, mi ha chiesto di rispondere alle sue asserzioni. Ha messo in dubbio la mia onestà e moralità. Ha insinuato che io abbia favorito un mio parente molto stretto nell’assegnazione dei buoni spesa.
Io rispondo con questo comunicato per dare chiarezza e trasparenza ed informo la cittadinanza tutta di quello che è veramente successo. Tutto questo per evitare strumentalizzazioni e per risparmiare problemi ad altri cittadini, che inconsapevolmente, ritenendo le dichiarazioni di questa persona rivelatrici di verità assoluta, si stanno lasciando andare ad esternazioni con commenti sulla piattaforma facebook che non tengono conto di elementi di fatto.
Il parente stretto, a cui il professionista fa riferimento, è mio padre, solo che i fatti non sono andati come da lui insinuato.
Cerco di descriverli: a seguito di pubblicazione del bando, mio padre, che come tanti monopolitani, ha dovuto abbassare la serranda della sua attività a seguito dell’ entrata in vigore del Dpcm, e che ha uno stato di famiglia diverso dal mio, nel senso che io vivo in un altro nucleo familiare ormai da diversi anni, aveva fatto istanza per i buoni alimentari finanziati dallo Stato, poichè rientrante nei parametri fissati con il disciplinare approvato in Giunta Comunale con delibera n. 44 del 01.04.2020. Informata di tale richiesta, mi sono vista costretta a chiedergli purtroppo, e lo ribadisco purtroppo, di NON esercitare un suo sacrosanto diritto, proprio per evitare strumentalizzazioni e pettegolezzi. In pratica, andando contro la mia idea di politica, gli ho chiesto di fare immediatamente rinuncia a tale beneficio e tale richiesta di rinucia ha fatto si che i buoni non gli fossero mai consegnati.
Specifico inoltre che, le assistenti sociali, rispettando l’ordine di arrivo delle domande, avevano in assoluta autonomia come accade per tutti, già verificato la legittimità della domanda di mio padre e riconosciuto il suo diritto di poter essere ammesso al beneficio.
Il tutto è avvenuto molti giorni prima che il professionista iniziasse i suoi annunci con il titolo BOMBA, per attirare una attenzione mediatica di tipo sensazionalistico o giornalistico. Non sapeva, l’utilizzatore dei social, che proprio per il ruolo che ricopro avevo chiesto a mio padre di fare un passo indietro, e che questo era già avvenuto prima del suo presunto clamoroso annuncio.
Il tutto nella massima trasparenza come desumibile dalle determine dirigenziali n. 457 del 7/4. Infatti, con nota n. 22197 del 8/4 è stata comunicata la rinuncia al beneficio e con determina n.860 del 22/4 si è provveduto a prendere atto della rinuncia e a rettificare l’elenco dei beneficiari indicati nella prima determina n.457.
Quindi nessuno scandalo, nessuna corruzione di pubblici ufficiali e via discorrendo, con la precisazione che doverosamente le insinuazioni rivolte alla mia persona saranno oggetto di approfondimenti in altre sedi.
Giusto per chiarire, nello specifico non è l’Assessore che si occupa della compilazione degli ammessi o degli esclusi al beneficio, ma sono i funzionari competententi che lavorano nell’area V del Comune di Monopoli a svolgere tale compito. Il ruolo istituzionale dell’ Assessore è di ascoltare i bisogni dei cittadini e trasfromarli in azioni concrete.
Purtroppo, come amministratore pubblico, più che come figlia devo rilevare una situazione che mi rattrista: un cittadino, mio padre, danneggiato clamorosamente, a cui per evitare accanimenti strumentali è stato consigliato immediatamente di fare una rinuncia, si è visto costretto a perdere un diritto che gli spettava in modo assoluto. Si, proprio lui, proprio mio padre, che ammiro smisuratamente in quanto sempre impegnato in attività di sostegno al prossimo, per mia scelta, ha dovuto rinunciare immediatamente a questo strumento di aiuto, lasciandolo disponibile per altri nuclei famigliari.
Ma sempre da persona appartenente all’Amministrazione di questa città, oltre che da figlia, devo osservare che ritengo gravissimo aver messo alla gogna un nucleo familiare in questo modo, tramite linciaggio mediatico, calpestando la dignità umana senza alcuno scrupolo.
In questo periodo di emergenza tutte le Associazioni, gli Enti che stanno cooperando con il Servizio Sociale Professionale, donando servizio di ascolto e pacchi alimentari a tutte quelle famiglie bisognose, hanno avuto un rispetto assoluto della dignità delle persone che ricevevano l’aiuto e di nessuno è stato diffuso da parte dell’Amministrazione comunale un dato sensibile, nel rispetto della legge sulla privacy (D. Lvo n.196/2003).
Possiamo comprendere insieme, il senso di smarrimento e di frustazione di chi, fino a qualche mese fa neppure lo immaginava di trovarsi in questa situazione di emergenza e di poter avere bisogno di questo, seppur piccolo aiuto. Nessuno si deve vergognare di chiedere aiuto !!!!!!!!!!!
Voglio ricordare che, questa Amministrazione al fine di operare nella massima trasparenza e chiarezza, attenta ai reali bisogni della collettività, aveva già previsto, all’interno del bando, dei controlli della Guardia di Finanza circa la legittimità delle istanze pervenute, in applicazione del protocollo, già sperimentato nel corso del tempo.
Concludo con l’auspicio che in questo momento sarebbe opportuno che tutte le teste di noi amministratori, dei consiglieri sia della maggioranza che di opposizione, di tutti noi cittadini fossero impegnate, con tutte le energie, in cose costruttive per la città, sulla ripartenza socio- economica della stessa e non, nel dover combattere futili pettegolezzi su fatti del tutto infondati.
La vostra Assessora
Architetto Ilaria Morga