Si è notata tanta gente in giro senza il rispetto del distanziamento sociale e senza mascherine.
La
seconda fase dell’emergenza coronavirus è partita oggi 18 maggio, dopo il via
libera del governo nazionale. Si è detto più volte in questi giorni, specie
dopo il primo allentamento della morsa emergenziale del 4 maggio scorso, che
fase due non vuol dire “liberi tutti”. L’allargamento delle maglie dei
controlli sono possibili, ma solo a patto che si rispettino soprattutto
distanziamento sociale e uso delle mascherine, d’obbligo al chiuso e quando il
distanziamento interpersonale non è garantito. Alla voce distanziamento
sociale, evidentemente sulla materia regna ancora confusione quandanche non vi
sia sprezzo del pericolo. Le immagini a cui si assiste in questi giorni sembrano
dimostrare che non tutto è stato
compreso. E in giro a Monopoli specie ieri domenica 17 maggio, dunque ancora nella
fase iniziale due, si vede che il sicurezza è lungi dall’essere stato acquisito.
Il bel tempo e la naturale voglia di socialità, dopo il lungo lockdown, ha
influito su un massiccio abbassamento dell’attenzione. Sono evidenti, in molti
spazi liberi lungo le passeggiate vicino al mare, molti assembramenti e anche
scarso uso delle mascherine. Tantissime persone, per esempio, sulla spiaggia di
Porto Rosso. Ma anche dispositivi di protezione personale indossati in modo
anomalo. Con il naso scoperto, sotto il mento, in testa e in qualche caso anche
sul gomito. Quasi a dire, l’importante è che ce l’ho. Evidentemente le notizie
sul rallentamento della curva epidemica fa pensare ad un problema contagi
superato. Nulla di più sbagliato. Una ripresa virale pericolosa è tutt’alto che
remota. Ora che tutto è nelle nostre mani ,più che mai è opportuno stare
attenti, per non vanificare quanto è stato fatto finora.