Il maggior sindacato di Polizia Penitenziaria scrive preoccupata all'assessore regionale alla Sanità, Pier luigi Lopalco.
COMUNICATO - Egregio Prof. Lopalco, la segreteria regionale del SAPPE sindacato autonomo polizia penitenziaria maggior sindacato di categoria, vuole portare alla Sua attenzione una situazione che diventa sempre più incandescente all’interno dei penitenziari pugliesi che, potrebbero avere gravi conseguenza sia sulla tenuta che sulla sicurezza delle stesse.
Potrebbe essere che Lei ed i suoi stretti collaboratori non conoscendo la situazione delle carceri pugliesi che sono le più affollate della nazione, non avete per nulla previsto l’impatto che stanno avendo le ultime misure di Lei diramate in materia di prevenzione covid 19.
Come si diceva prima i penitenziari pugliesi sono i più affollati della nazioni ed a causa di ciò, hanno pressochè esaurito gli spazi disponibili per ospitare i detenuti che proprio per questo vivono in promiscuità ai limiti, se non oltre, dei parametri stabiliti dalla corte di giustizia europea.
Con le precedenti indicazioni emesse dal suo assessorato inerente l’emergenza covid 19, era previsto che in occasione di blitz delle forze dell’ordine che coinvolgevano più persone, gli arrestati venivano isolati dagli altri detenuti in attesa dei tamponi restando in gruppo, anche perché il contatto tra di loro era già avvenuto prima dell’arresto e dopo considerato che gli stessi venivano accompagnati tutti insieme nelle carceri di competenza.
Tutto ciò nell’emergenza vissuta a causa del sovraffollamento, consentiva comunque di ricavare in alcuni piccoli spazi denominati zone rosse, gialle, verdi ecc.ecc. per evitare contagi e quant’altro, in attesa dei risultati delle analisi.
Con l’emanazione delle Sue ultime disposizioni, ciò non è più possibile, poiché tutte le persone coinvolte nei blitz(5,10,15) delle forze dell’ordine, che sono state tutte in contatto fino all’arrivo in carcere, devono essere sistemate in stanze singole per alcuni giorni.
Ciò ha mandato in tilt il sistema penitenziario facendo peraltro aumentare a dismisura le incombenze lavorative dei poliziotti penitenziari già sotto organico, poiché con gli spazi a disposizione non è assolutamente possibile far fronte alle necessità.
Peraltro questa emergenza la vivono anche le forze dell’ordine che non sanno più dove portare i detenuti, poiché gli spazi a disposizione non sono sufficienti ad ospitare un così alto numero di persone, costringendole ad accompagnare persone arrestate a Bari(per esempio) in qualsiasi carcere della Regione dove è stato possibile ricavare un posto.
Egregio Professor LOPALCO il suo costante impegno nel far fronte l’emergenza COVID è molto importante per la nostra regione, e forse nessuno dei suoi collaboratori Le ha spiegato in maniera adeguata quali sono le conseguenze delle sue ultime disposizioni, per cui la imploriamo di verificare la possibilità di ritornare a quelle che erano le precedenti indicazioni, consentendo ai detenuti che entrano in carcere di poter essere isolati in piccoli gruppi, anche perché, come si diceva prima, i contatti li hanno già avuti sia nel periodo precedente l’arresto, che prima dell’ingresso nel penitenziario.
Ciò non risolverebbe le gravi problematiche da cui sono affetti gli Istituti penitenziari, ma quantomeno permetterebbe una più corretta gestione dell’emergenza COVID che, sta impegnando allo spasimo tutto il sistema carcerario pugliese.
Si ringrazia per l’attenzione ed in attesa di notizie, e si porgono distinti saluti.
Federico Pilagatti
Segretario Nazionale SAPPE