Il consigliere d'opposizione ripropone tutte le sue perplessità sulla struttura sportiva di via A.Pesce.
“L’impegno degli assessori comunali Palmisano e Iaia rispetto al completamento della tendostruttura di via A. Pesce non basta a correggere il tiro e le loro risposte all’ultima interrogazione presentata in Consiglio dall’intera compagine di opposizione restano lacunose e poco soddisfacenti.” A dichiararlo il consigliere comunale di Spazio Civico, Carlo Maria Maione.
“L’erigenda tendostruttura mostra degli evidenti limiti, sotto diversi punti di vista. L’opera, voluta dall’amministrazione Romani ed ereditata dal sindaco Annese, rischia - inoltre - di rivelarsi uno spreco di denaro pubblico, oltre che un vecchio spot elettorale. La città ci ha perso diversi quattrini non incassando oneri di urbanizzazione che potevano essere impiegati diversamente e oggi riceve il ben servito con un opera dal dubbio gusto estetico, a pochi passi da Lama Belvedere.
In attesa di conoscere il parere di agibilità da parte degli organi di competenza, intanto, scopriamo un’ulteriore beffa: la tanto osannata opera da 800 posti (cavallo di battaglia della campagna elettorale del 2018) ne ospita circa 600 e non prevede la presenza di una tribuna stampa, come suggerito in tempi non sospetti dagli addetti ai lavori.”
“La città - continua il consigliere - non merita un trattamento del genere e non lo meritano neppure le associazioni e società sportive che da anni aspettano di abitare un luogo come la tendostruttura. In un momento così difficile per il Paese ci si rende conto di quanto siano utili per una comunità come quella di Monopoli spazi pubblici di questo genere che possono adempiere a compiti che prescindono dalla sola pratica sportiva ed è veramente increscioso accorgersi di quanta poca attenzione abbia prestato l’amministrazione nel percorso che ha portato alla nascita di quest’opera.”
“Chiedo, quindi, alla giunta comunale di concentrare maggiormente i propri sforzi per aggiungere e non sottrarre più valore alla struttura e coinvolgere la neonata Consulta dello Sport nelle fasi subito successive al taglio del nastro."