Fine dei doppi turni per gli studenti delle superiori di Bari e provincia. La decisione dopo un incontro ieri in prefettura. Ma Cgil e Uil Scuola non sono soddisfatti.
Dal 3 novembre tutti entreranno in classe alle 8.00 del mattino. È quanto emerso ieri mercoledì 13 ottobre al termine della riunione in prefettura a Bari sulla questione dei doppi turni di ingresso negli istituti superiori del capoluogo e provincia. La decisione è stata presa nel corso di un incontro convocato dal prefetto Antonia Bellomo, rappresentanti dell'Ufficio scolastico regionale, della Regione e della Città metropolitana. Il doppio turno, con ingressi differenziati alle 8 per il 75 % degli alunni e alle 9 e 40 per la restante parte, era stato deciso con un provvedimento prefettizio dello scorso 6 settembre per far fronte all'emergenza e alle misure antiCovid, con la capienza dei mezzi di trasporto limitata all'80 per cento. Una decisione avversata da studenti, sindacati e mondo della scuola da manifestazioni, sit-in e lettere indirizzate al prefetto. La data del 3 novembre è stata scelta anche per dare tempo alle aziende di trasporto di organizzare mezzi e dipendenti. "Il mondo della scuola ritiene - ha spiegato al termine della riunione il prefetto Bellomo - che solo col turno unico si garantisce la migliore offerta formativa per i ragazzi. Siamo partiti dal considerare il dato sanitario e i contagi che rimangono contenuti grazie al numero alto di vaccinazioni. Questo ha permesso di provare ad andare incontro all'esigenza espressa dal mondo della scuola, spostando l'implementazione dei mezzi prevista sul primo turno. Questo comporterà che i mezzi saranno pieni all'80 per cento e che naturalmente sarà più che mai importante osservare le norme di cautela: mascherina indossata per tutto il viaggio- ed ha concluso - Monitoreremo comunque la situazione”. Ma la data per il rientro a turno unico divide comunque i sindacati. Mentre la Cisl si dice soddisfatta della nuova decisione, Cgil e Uil, avrebbero preferito che si tornasse subito tra i banchi. “ Restano incomprensibili – dichiarano dalla Flc Cgil – i motivi che hanno indotto i componenti del tavolo prefettizio di adottare questa scelta prorogata al 3 novembre. In particolare non si comprende cosa giustifichi la misura dell’ingresso posticipato alle 9,40 per il 25 per cento della popolazione scolastica fino al tre di novembre. Visto che da quella data, la capienza dei mezzi di trasporto rimarrà comunque limitata all’80 per cento della capienza massima di ciascun mezzo”.