La sede scelta per questa edizione è Masseria Lamalunga.
A Monopoli a Palazzo di Cittá sono state presentate le giornate FAI d'autunno, in programma sabato 15 e domenica 16 ottobre. Un servizio domani nel TG7.
Comunicato - Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 tornano le “Giornate FAI d’Autunno”, il grande evento autunnale di piazza che il FAI dedica al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con il supporto di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture attivi da nord a sud della Penisola.
Anche in questa undicesima edizione i giovani volontari della Fondazione si metteranno a disposizione per aprire al pubblico 700 luoghi speciali in 350 città d’Italia. Un’ immersione tra arte, storia e natura e anche un’occasione per approfondire la missione del FAI e prendere consapevolezza, dell’immenso e variegato patrimonio di cultura e ambiente del nostro Paese.
Il gruppo FAI di Monopoli propone l’apertura della Masseria Lamalunga, per la cui visita non è prevista la prenotazione.
L’evento è stato presentato in conferenza stampa dal capogruppo Fai del Sud-Est Barese Giuseppe Galanto, dal Sindaco di Monopoli Angelo Annese, dall’Assessore alla Cultura Rosanna Perricci e dal proprietario della Masseria Leonardo Capitanio.
La Masseria fortificata Lamalunga, ieri Lamacupa, si trova in un'area rurale a pochi chilometri da Monopoli, ai confini con il territorio di Fasano, immersa tra uliveti, orti e un piccolo agrumeto, in cui è presente la "lama Lamalunga" da cui deriva il nome della stessa e della contrada.
Si tratta di un complesso rurale con un frantoio ipogeo, sorto nel Quattrocento in un punto dominante della pianura, su di una lama. Alessandro Manfredi, nobile tarantino, eletto Vescovo di Monopoli nel 1456 comprò per il nipote Guidotto, la tenuta, costituita dalle attuali masserie Trappetello e Lamalunga. In quest'ultima, in stanze sfarzose, abitava il signore con la sua famiglia. Nel 1677 adiacente alla masseria fu costruita una piccola cappella dedicata a San Francesco d'Assisi a cui seguirono aggiunte settecentesche. Era una grande proprietà terriera in grado di pagare i tributi al Regno di Napoli e alla Curia. Dal 1865 la masseria passò ai Ghezzi, dote di Donna Maria Concetta Manfredi, moglie del barone monopolitano Tommaso Ghezzi Petrarolo, uomo colto e figura di spicco del Risorgimento meridionale, discendente da nobile famiglia spagnola. A 25 anni fu Sindaco e poi Consigliere provinciale e Deputato provinciale alle Opere Pubbliche. Nel Salone nobile è presente lo stemma delle famiglie Ghezzi e Manfredi. Dal 1888 la proprietà è della famiglia Capitanio; ma a quest'ultima resta oggi, dopo vari frazionamenti, solo la masseria Lamalunga.
Edificio a forma di L, con muri perimetrali in blocchi di tufo, volte a botte e padiglione, coperture a terrazza con affaccio su uliveti, con adiacente la piccola chiesa. Protetta da mura di cinta, torrette di avvistamento o garitte, caditoie, al centro del complesso c'è un cortile con un pozzo di grandi dimensioni con ambienti utilizzati come stalle, depositi per le carrozze e altro su cui è collocato un piccolo campanile.
Questo luogo è la testimonianza di come ci si proteggeva dai frequenti attacchi provenienti dal mare o dalla terra. I visitatori, grazie ai narratori, scopriranno come si viveva nelle masserie fortificate e ammirare uno stupendo panorama. Dopo aver visitato il frantoio da una scala settecentesca si entrerà nella parte nobile per proseguire nel piccolo agrumeto biologico e terminare nella chiesetta.
Visite a cura di Apprendisti Ciceroni® del Polo liceale "Galilei - Curie" di Monopoli e degli Istituti Tecnici " Vito Sante Longo" di Monopoli.