Avevano picchiato l'estate scorsa un 29enne riducendolo in
fin di vita. Ad operare i carabinieri della Compagnia di Fasano.
Stamani martedì 20 febbraio i Carabinieri della Compagnia di Fasano, coadiuvati nella fase esecutiva dal personale del Nucleo Cinofili CC di Modugno, hanno eseguito un’ordinanza cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi nei confronti di quattro persone originarie di Monopoli, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi.
In particolare, gli indagati sono stati ritenuti responsabili dei delitti di tentato omicidio aggravato, sequestro di persona, ai danni di una persona di origini siciliane, e anche di porto d’armi ovvero di oggetti atti ad offendere.
Nel mese di agosto 2023 la vittima, dopo essersi impossessata del casco e delle chiavi della moto di uno degli indagati parcheggiata all’esterno di un lido balneare di Monopoli, mentre si trovava nella tarda serata nei pressi del citato stabilimento, è stato ripetutamente colpita con numerosi calci e pugni, anche mediante l’utilizzo di una c.d. noccoliera e di uno sfollagente, da tre degli odierni arrestati; gli aggressori, sebbene la vittima fosse già tramortita dai primi colpi ricevuti, dopo averla costretta a salire a bordo dell’autovettura in loro uso, l’hanno trasportata da Monopoli a Fasano ove, presso il Posto di Primo Intervento del locale ospedale, era in attesa il padre di uno dei tre, in quel momento ivi in servizio quale autista/soccorritore. Quest’ultimo, invece di soccorrere la vittima già gravemente ferita, l’ha percossa ulteriormente insieme ai tre giovani, per poi abbandonarla sanguinante e stordita all’esterno dell’ospedale. Successivamente il malcapitato, dopo aver percorso un tratto di strada a piedi per fuggire dall’aggressione, si è poi accasciato ed è stato soccorso dal personale sopraggiunto del 118, per poi essere trasportato d’urgenza in pericolo di vita all’ospedale Perrino di Brindisi.
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Brindisi, svolte dai militari operanti, comprensive anche dell’analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza dell’area in cui si è verificata la violenta aggressione e di perquisizioni domiciliari a carico degli indagati, hanno consentito di identificare i presunti responsabili dell’aggressione citata. Nel corso delle perquisizioni domiciliari e veicolari espletate sono state anche rinvenute e sottoposte a sequestro alcune mazze da baseball e materiale esplosivo di illecita detenzione.
L’ordinanza cautelare suddetta ha posto in evidenza come, dalle investigazioni, siano emersi gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati, sussistendo un concreto ed attuale pericolo di commissioni di reati della stessa specie da parte degli indagati, attesa la loro pericolosità sociale.
Dopo le formalità di rito, gli stessi sono stati accompagnati presso le Case Circondariali di Trani e Taranto in attesa del loro interrogatorio di garanzia.