Il Consiglio di Stato ha dato la svolta decisiva alla battaglia della novantenne contro l'abbattimento dell'ulivo monumentale.
Una battaglia tra Davide e Golia in cui, a spuntarla, è una cittadina. E che fa ancora più effetto se la ricorrente è una 90enne. L’albero monumentale di Monopoli e la sua longeva proprietaria resistono ancora una volta all’abbattimento e salvano gli altri alberi colpiti dall’ordine di espianto. È il Consiglio di Stato a segnare la svolta decisiva nella “battaglia” che una 90enne porta avanti ormai da due anni, affiancata dalla sua avvocata Rosa Fanizzi, per salvare dall’espianto gli alberi monumentali di sua proprietà infetti dalla xylella. Dopo la sospensione confermata dal Consiglio di Stato a febbraio, il Tar Bari ha definitivamente impedito l’abbattimento dell’albero monumentale di Monopoli e di quelli ricadenti nei rispettivi 50 metri, obbligando la Regione Puglia a rivedere le misure da adottare in ragione della nuova ridelimitazione dell'area come “zona infetta”, dove, in conformità alle stesse previsioni del regolamento dell'Unione Europea, sono applicabili misure alternative all'espianto. Contro le tre determine regionali si è opposta la 90enne di Monopoli che, dopo il no inaspettato del Tar Bari che sembrava modificare il proprio convincimento nel giro di pochi mesi dalla sua precedente pronuncia, ha continuato la battaglia al Consiglio di Stato, ottenendo ancora una volta “giustizia” per i suoi alberi. A conclusione di un attento esame del gravame e della documentazione prodotta dalla ricorrente, i giudici del Consiglio di Stato hanno deciso di vederci chiaro su quanto sta accadendo a Monopoli e all’uliveto monumentale incriminato, fermando l’abbattimento di alberi che hanno più di 600 anni di vita. Le motivazioni specifiche dell'ordinanza emessa dal Consiglio di Stato il 1° marzo scorso riguardano la necessità di approfondire la classificazione della zona dove sorgono le piante oggetto dei provvedimenti regionali e l’applicabilità delle misure alternative all’espianto in applicazione del richiamato Regolamento dell’Ue e della nuova delimitazione del territorio di Monopoli, ormai ammessa e riconosciuta dalla stessa Regione Puglia. (foto di repertorio)