In un
anno sono stati compiuti 1219 reati.
In Puglia con 1.219 reati accertati, l'11,8% del totale nazionale, si conferma al secondo posto, dopo la Campania, nella classifica dei reati legati all’ uso illegale del cemento lungo le coste italiane. Il dato è reso noto da Legambiente, nelle anticipazioni dei risultati del monitoraggio 'Mare Monstrum 2025', in occasione della partenza il 23 giugno, delle campagne 'Goletta Verde' e 'Goletta dei Laghi'. I reati legati all'uso illegale di cemento lungo le coste della regione, sono comunque in calo rispetto ai 1.442 del 2023.
Al terzo posto della classifica c'è la Sicilia. La Toscana, al quarto posto, scavalca la Calabria, A livello provinciale al primo posto si colloca Salerno, che supera la provincia di Napoli, seguita da Cosenza, Lecce, Bari e Foggia. Da oggi 23 giugno Goletta Verde e Goletta dei Laghi è di nuovo in navigazione per il monitoraggio della salute delle acque italiane, dall'8 al 12 luglio farà tappa a Bari.
I reati più comuni lungo la costa sono costruzioni abusive, cave fuorilegge, occupazioni illecite del demanio marittimo e irregolarità negli appalti pubblici. "La Puglia si conferma ai vertici della classifica nazionale di Mare Monstrum - spiega Daniela Salzedo, presidente di Legambiente Puglia - Anche quest'anno occupiamo i primi posti per numero di reati legati agli illeciti ambientali sul mare. Le province più colpite sono Bari, Lecce e Foggia. Purtroppo, la filiera del cemento illegale continua a deturpare in modo irreversibile le nostre coste. Ma non ci arrenderemo: continueremo a denunciare ogni violazione che minaccia il nostro mare e il nostro litorale. Il mare pugliese resta una delle risorse più preziose della nostra regione, non solo per l'economia e il turismo, ma anche per il suo valore sociale e naturalistico".