Arrestati dai Carabinieri quattro georgiani.
Continuano i servizi contro i reati predatori in tutta la provincia. Nella rete ancora una volta sono finiti dei cittadini georgiani.
A pochi giorni dall’aver sgominato una serie di furti commessi in Putignano, questa volta si sono spostati colpendo il centro di Castellana Grotte, dove i Carabinieri della locale Stazione, nel corso di un servizio appositamente predisposto, hanno arrestato in flagranza di reato per furto aggravato e ricettazione 4 cittadini di nazionalità georgiana.
La banda già da tempo era stata segnalata aggirarsi con fare sospetto non solo in Castellana Grotte ma anche nei paesi limitrofi, ove si erano verificati vari furti e taccheggi ai danni di piccoli esercizi commerciali, i cui responsabili erano sempre riusciti a dileguarsi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
I militari, nel corso del servizio, mentre transitavano in via Monopoli notavano uscire dal supermercato un individuo che, dopo aver occultato uno zaino della spesa sotto il giubbino, tentava di raggiungere frettolosamente una autovettura parcheggiata nelle vicinanze con all’interno altri 3 individui. Ritenendo che potesse trattarsi di un furto ai danni del supermercato i militari bloccavano l’uomo prima che potesse allontanarsi definitivamente, accertando che lo zaino conteneva vari generi alimentari per una valore di euro 200,00 circa, trafugati poco prima. Durante le fasi dei controlli l’autovettura con all’interno i complici, una alfa 147 di colore nero, si dava alla fuga tentando di abbandonare il parcheggio, ma veniva bloccata dopo un centinaio di metri da un secondo equipaggio giunto in ausilio.
Perquisiti gli altri tre individui, all’interno dell’autoveicolo venivano rinvenuti prodotti alimentari per un valore totale di circa 2.000,00 Euro. Dai successivi accertamenti è emerso che si trattava di beni rubati poche ore prima ai danni di altri due supermarket della zona. I quattro individui fermati (tre uomini e una donna, di cui due già gravati da precedenti per furto e rapina) venivano tratti in arresto e sottoposti in regime di arresti domiciliari mentre la merce, dopo esser stata riconosciuta, veniva restituita ai proprietari con loro somma soddisfazione.