Sequestrati 60 dipinti falsamente attribuiti al maestro Reggiani

Autore Redazione Canale 7 | sab, 15 gen 2022 11:35 | 1007 viste | Reggiani Opere Carabinieri

Operazione del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

BARI - Attraverso una rete di intermediari, erano state messe in vendita in tutta Italia, a prezzi compresi tra 15mila e 70mila euro, anche attraverso l’utilizzo di piattaforme di e-commerce. Quelle opere d'arte, però, erano false. A scoprire il raggiro, sequestrando circa 60 dipinti falsamente attribuiti al maestro Mauro Reggiani (uno dei massimi esponenti dell’astrattismo in Italia, nato a Nonantola nel 1897 e morto a Milano nel 1980) e denunciando 23 persone, sono stati i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari, a conclusione di una lunga indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce. Le indagini sono iniziate nel 2019, grazie alla segnalazione dell’Associazione per la tutela delle opere di Mauro Reggiani che denunciava un’insolita e continua richiesta di verifica di autentiche di dipinti: così è stato accertato che opere falsamente attribuite all’artista venivano immesse sul mercato nazionale "grazie alla complicità di gallerie, collezionisti privati e mercanti d’arte". In particolare, un ruolo fondamentale sarebbe stato rivestito da un mercante abruzzese che, spiegano gli investigatori, "attraverso una serie di intermediari su tutto il territorio nazionale, aveva messo in circolazione un numero indefinito di beni d’arte falsi". Le opere, risultate copie di dipinti autentici, erano riproduzioni estrapolate dal catalogo generale delle opere di Mauro Reggiani, pubblicato in bianco e nero negli anni ’90 geometricamente identiche a quelle catalogate, ma con colorazioni diverse da quelle originali. Determinante ausilio alle indagini è stato fornito dall’Associazione Reggiani, costituitasi nel 2019, che eseguiva expertise su tutte le opere sequestrate, accertandone la non autenticità. Le opere sequestrate, proposte in commercio a prezzi compresi tra 15mila e 70mila euro, avrebbero fruttato oltre un milione di euro. Moltissime le vittime del raggiro che si sono ritrovate in casa dipinti falsi pagati migliaia di euro. Le opere sono state sequestrate nelle province di Lecce, Napoli, Perugia, Teramo, Cagliari, Milano, Firenze, Roma, Alessandria, Como, Modena, Cesena, Ferrara, Brescia, Savona, Padova e La Spezia, con la collaborazione dell’Arma territoriale e dei Nuclei TPC territorialmente competenti.

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