PhEST - Decima edizione del Festival internazionale di fotografia e arte

Autore Redazione Canale 7 | mar, 11 feb 2025 11:15 | 126 viste | Phest Festival-Internazionale-Di-Fotografia-E-Arte Monopoli Fotografia Cultura

Si svolgerà a Monopoli dal 8 agosto e fino al 16 novembre 2025.


PhEST, il Festival internazionale di fotografia e arte annuncia la sua decima edizione a Monopoli in Puglia. E lo fa scegliendo come vetrina d’eccezione la BIT - Borsa Internazionale del Turismo a Milano nello stand della Regione Puglia. La grande novità è nelle date del PhEST. Tre mesi anziché due, con inizio l’8 agosto e fine il 16 novembre, durante cui la città si trasformerà in un luogo d'arte e di ispirazione. Le giornate di inaugurazione sono fissate dunque per l’8, 9 e 10 agosto. Primo artista ad essere annunciato per l’edizione del decennale del Festival con la città di Monopoli, è il protagonista della mostra madrina, a cura di Giovanni Troilo e Arianna Rinaldo. Si tratta di Martin Parr, che per la prima volta porta in Puglia un vasto corpo di lavoro con una mostra personale e sarà presente a Monopoli durante il festival anche con una straordinaria talk aperta al pubblico. Un momento come pochi che si preannuncia straordinario per tutti gli appassionati di fotografia, e per il grande pubblico. Classe 1952, Martin Parr è un fotografo inglese tra i più conosciuti della sua generazione. È definito un cronista della nostra epoca. Stile eclettico e riconoscibilissimo, famoso per aver infranto tutte le regole della fotografia moderna, con i suoi scatti Parr offre allo spettatore la possibilità di vedere il mondo dalla sua prospettiva.

Direttrice organizzativa di PhEST è come sempre Cinzia Negherbon, mentre la direzione artistica è di Giovanni Troilo, la curatela fotografica di Arianna Rinaldo e quella per l’arte contemporanea di Roberto Lacarbonara. Tra qualche settimana sarà annunciato anche il tema dell’edizione anniversario, e sarà lanciata la quinta edizione di PhEST Pop Up Open Call in collaborazione con LensCulture.

PhEST - See Beyond the Sea è prodotto e promosso dall’associazione culturale PhEST, con sostegno di Regione Puglia, PugliaPromozione, Puglia Culture e del Comune di Monopoli. Main partner Uni-BA Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

“La Puglia celebra dieci anni di "PhEST", il festival internazionale di fotografia e arte che ha saputo affermarsi come uno degli eventi culturali più prestigiosi e innovativi. Un festival che mantiene una capacità unica di dialogare con gli spazi della città, vera e propria galleria a cielo aperto vissuta e partecipata da cittadini, e che attrae visitatori da ogni parte del mondo” dichiara il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “La prima grande novità di questa edizione è la durata estesa a tre mesi: una bella notizia per gli appassionati di fotografia, che si accompagna all'annuncio del primo grande ospite del festival, il maestro Martin Parr, che attraverso una mostra personale e un talk farà vivere a Monopoli momenti di sicuro valore. Grazie al "PhEST", la Puglia dimostra il suo ruolo di primo piano nel circuito internazionale dell'arte contemporanea e si conferma capace di attrarre grandi artisti in grado di lasciare un segno con le loro opere. Il nostro impegno, in questi dieci anni, è stato quello di credere nel progetto ideato da Gianni Troilo e Arianna Rinaldo, e di sostenere manifestazioni di questa portata, che contribuiscono alla valorizzazione del territorio e alla crescita di una comunità sempre più aperta, consapevole e attenta alle nuove forme di espressione”.

 

“PhEST è oggi punto di riferimento per la fotografia e l’arte contemporanea non solo in Puglia, ma a livello internazionale. Quest'anno per il suo decimo compleanno è stata strutturata un'edizione che si estende per tre mesi, dall’8 agosto al 16 novembre, e che regalerà a cittadini e visitatori un’esperienza culturale ancora più intensa e coinvolgente. Siamo onorati di ospitare Martin Parr, uno dei fotografi più influenti del nostro tempo, che con la sua mostra personale e la sua presenza a Monopoli renderà questa edizione ancora più speciale - commenta il Sindaco di Monopoli Angelo Annese -. PhEST rappresenta per Monopoli un’opportunità unica di crescita culturale e turistica. Ringrazio la direttrice organizzativa Cinzia Negherbon, il direttore artistico Giovanni Troilo, la curatrice fotografica Arianna Rinaldo, il curatore per l’arte contemporanea Roberto Lacarbonara e tutto il team per il loro instancabile lavoro”.

 

"Siamo orgogliosi di essere partner di questo  affascinante viaggio attraverso la fotografia e la città, che ci  invita a guardare oltre l’obiettivo per farci  sorprendere dalla bellezza  che gli autori riescono sempre magistralmente a catturare.  Per il quarto  anno consecutivo UniBa sostiene con convinzione PhEST, una iniziativa culturale  che rientra a pieno titolo in una delle mission delle università e di tutte le istituzioni che si dedicano  alla formazione e alla cultura: educare alla bellezza per imparare a riconoscerla e averne cura” ha aggiunto Stefano Bronzini, Rettore Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

 

“Phest è innanzitutto uno spazio, uno spazio fisico mutevole che si adatta ai luoghi segreti che il centro storico di Monopoli  riesce ancora a custodire e di anno in anno a rivelarci. Ma soprattutto uno spazio della mente abitato dalle decine di artisti che in ogni edizione consentono a noi e al pubblico di “vedere”, come avrebbe detto John Berger, di mettere sotto ai nostri occhi questo presente così complesso e di provare a farci comprendere un po’ di più questa sua rapida rivoluzione” - dichiara il direttore artistico Giovanni Troilo -. “È il vedere che determina il nostro posto all’interno del mondo”. In questo rimbalzo di sguardi, ci siamo voltati un attimo indietro e ci siamo accorti che sono trascorsi 10 anni di PhEST. Che quei 10 anni costituivano un pezzo delle nostre vite, un pezzo bellissimo e fondamentale e abbiamo capito che in qualche modo andavano celebrati. Martin Parr è il primo dei modi che abbiamo scelto per farlo. Parr è l’artista che ci ha consegnato attraverso le sue fotografie un modo di vederci e di stare al mondo differenti. Pieni di empatia e umanità, di ironia e amore. Un modo di guardarsi seriamente… poco sul serio.”

 

A proposito di Parr

Thomas Weski, uno dei più importanti e prominenti curatori e scrittori di fotografia in Germania, di lui dice: A prima vista, le sue fotografie sembrano esagerate o addirittura grottesche. I soggetti che sceglie sono strani, i colori sono sgargianti e le prospettive sono insolite. Il termine che Parr usa per descrivere l'enorme potere delle immagini pubblicate è "propaganda". Lui contrasta questa propaganda con le proprie armi scelte: critica, seduzione e umorismo. Di conseguenza, le sue fotografie sono originali e divertenti, accessibili e comprensibili. Ma allo stesso tempo ci mostrano in modo penetrante come viviamo, come ci presentiamo agli altri e cosa consideriamo importante. Il tempo libero, il consumo e la comunicazione sono i concetti che questo fotografo britannico esplora da diversi decenni nei suoi viaggi in tutto il mondo. In questo processo, esamina le caratteristiche nazionali e i fenomeni internazionali per capire quanto siano validi come simboli che aiuteranno le future generazioni a comprendere le nostre peculiarità culturali. Parr ci permette di vedere cose che ci sono sembrate familiari in un modo completamente nuovo. In questo modo crea la sua immagine della società, che ci consente di combinare un'analisi dei segni visibili della globalizzazione con esperienze visive insolite. Nelle sue foto, Parr accosta immagini specifiche a immagini universali senza risolvere le contraddizioni. Le caratteristiche individuali sono accettate e le eccentricità sono apprezzate. I temi che Parr seleziona e il suo trattamento inimitabile li rendono un fotografo che crea ampie serie. Parte della sua strategia insolita è quella di presentare e pubblicare le stesse foto nel contesto della fotografia d'arte, in mostre e in libri d'arte, così come nei settori correlati della pubblicità e del giornalismo. In questo modo, supera la tradizionale separazione dei diversi tipi di fotografia. Grazie a questo approccio integrativo, nonché al suo stile e alla sua scelta dei temi, è da tempo un modello per la giovane generazione di fotografi.

Martin Parr sensibilizza il nostro subconscio – e una volta che abbiamo visto le sue fotografie, continuiamo a scoprire queste immagini ripetutamente nelle nostre vite quotidiane e a riconoscerci in esse. L'umorismo in queste fotografie ci fa ridere di noi stessi, con un senso di riconoscimento e liberazione.

BIO MARTIN PARR

Martin Parr è uno dei fotografi documentaristi più conosciuti della sua generazione. Con oltre 100 libri pubblicati e altri 30 curati da lui, il suo lascito fotografico è già consolidato. Parr è anche curatore e redattore. Ha curato due festival di fotografia, Arles nel 2004 e il Brighton Biennial nel 2010. Più recentemente, ha curato la mostra Strange and Familiar al Barbican. Parr è membro dell'agenzia Magnum dal 1994 e ne è stato Presidente dal 2013 al 2017. Nel 2013 è stato nominato professore di fotografia all'Università di Ulster. Il lavoro di Parr è stato raccolto da molti dei principali musei, tra cui la Tate, il Pompidou e il Museum of Modern Art di New York. Martin Parr ha fondato la Martin Parr Foundation nel 2017. Nel 2019, la National Portrait Gallery di Londra ha ospitato una grande mostra sul lavoro di Parr intitolata Only Human.


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