Monopoli: la Polizia Locale sequestra un bar in contrada Sorba

Autore Redazione Canale 7 | gio, 17 ott 2019 12:39 | 4395 viste | Monopoli Polizia-Locale Sequestro Cronaca

Era a servizio di una struttura extraricettiva senza autorizzazione. 

Il crescente flusso turistico durante tutto l’anno, ha alimentato un’offerta ricettiva considerevole, specializzata e riconosciuta in tutta la sua qualità e disponibilità; purtroppo, a fronte di imprenditori onesti e qualificati, esiste una parte di soggetti che continua a violare le norme, con pesanti ricadute sui bilanci del comune e delle famiglie di Monopoli.

 

Lo scorso 8 ottobre, a seguito di consultazioni di siti on line di attività ricettive in Monopoli, la squadra Annonaria e il Nucleo edilizio della Polizia Locale ha posto sotto sequestro un manufatto di circa 77,50 metri quadri, con un volume di 233 metri cubi, sito in Contrada Sorba, utilizzato come bar, cucina e deposito di una struttura ricettiva risultata sprovvista di autorizzazione e non inscritta alla banca dati comunale.

 

La struttura, autorizzata come semplice “pergolato”, era stata ampliata e chiusa per ospitare un esercizio pubblico privo di autorizzazione/SCIA amministrativa e sanitaria. Il proprietario è stato denunciato per abuso edilizio, realizzato in area sottoposta a vincolo paesaggistico in quanto ricadente in area SIC (sito di interesse comunitario), mentre al titolare è stata contestata l’attività di somministrazione senza titolo e il mancato pagamento della tassa di soggiorno e della tassa rifiuti.

 

«I controlli della Polizia Locale sono necessari per garantire non solo il rispetto delle regole ma anche come forma di attenzione verso tutti gli imprenditori onesti che svolgono regolarmente la propria attività, pagando i tributi locali», afferma il Sindaco Angelo Annese.

 

L’attività investigativa della Polizia Locale di Monopoli, guidata dal Comandante dott. Michele Cassano, supportata dagli uffici finanziari del Comune, sta facendo emergere strutture extra alberghiere completamente abusive. Al 31 dicembre 2018 le strutture (B&b, Case Vacanze, ecc…) regolarmente registrate nella banca dati comunale dell’imposta di soggiorno erano soltanto 230, mentre al 30 settembre 2019 le imprese registrate sono circa 720 con un incremento del 300%.

 

 

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