Intervento della Polizia Locale e dell'Arpa in un opificio in via Marina del Mondo: la soddisfazione di Annese, Emiliano e L'Abbate
MONOPOLI - Continua incessante l’attività della Polizia Locale di Monopoli, finalizzata al monitoraggio e contrasto dei disturbi provocati dalle emissioni odorigene sgradevoli, che vede in prima linea soprattutto il sindaco Angelo Annese e l’Ufficio Ambiente del Comune diretto dall’Ing. Antonello Antonicelli. Quello degli odori molesti è un campo di intervento altamente labile. Tuttavia, seguendo la scia dei cattivi odori, andando, come si suol dire “a naso”, è possibile scoprire tante altre situazioni censurabili. Il 2 gennaio scorso, a seguito di segnalazione inviata da un cittadino direttamente al sindaco, che lamentava l’emissione nell’atmosfera di fumi fortemente sgradevoli, agenti di Polizia Locale, unitamente al Dirigente della IV Area Organizzativa Ambiente del Comune di Monopoli Antonicelli, hanno effettuato un sopralluogo all’interno di un opificio, situato in via Marina del Mondo. Dalla prima descrizione dei luoghi è apparsa una situazione di possibile degrado ambientale; tuttavia si è deciso di investigare meglio con l’ausilio dei tecnici dell’Arpa – Puglia. Successivamente, il 3 gennaio, la Polizia Locale, unitamente ad una squadra dell’Arpa Puglia – Dipartimento Provinciale di Bari Servizio Territoriale, diretta dal Direttore del Dipartimento Giuseppe Gravina, a seguito di sopralluogo congiunto, ha proceduto al sequestro preventivo d’urgenza di una superficie di circa 5000 mq di pertinenza del predetto stabilimento la cui ubicazione, da accertamenti esperiti per il tramite dell’ufficio tecnico, ricade in parte in zona tutelata dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio. Quello che si è presentato al personale della Polizia Locale, diretto dal Vice Commissario Leone, non era sicuramente un piacevole profumo, il pucciniano “olezzava la terra”.
«Il sequestro – spiega il Comandante della Polizia Locale Michele Cassano – si è reso necessario poiché nella predetta area sono stati accertati diversi fatti costituenti reato tra cui l’abbandono incontrollato di rifiuti speciali e pericolosi (diversi quintali di materiale ferroso, semiassi di autotreno con relativi pneumatici in evidente stato di deterioramento, carcasse di veicoli non di categoria M1 ed N1) che nel loro insieme hanno configurato una chiara attività di gestione di rifiuti non autorizzata a cui si aggiunge la presenza di percolato derivante da sansa che, così come constatato dall’Arpa, rappresenta una forma di inquinamento del sottosuolo». Del sequestro d’urgenza dell’area è stata subito informata la competente Autorità Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Bari. Il rappresentante legale dell’azienda, unitamente al proprietario del suolo, sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per violazioni inerenti il Testo Unico dell’Ambiente. Sono in corso ulteriori attività di indagine finalizzate all’accertamento di altre violazioni. I reati ipotizzati sono tutti inseriti nel testo unico sull’Ambiente e vanno dall’abbandono di rifiuti speciali e pericolosi su suolo, alle emissioni di fumi in atmosfera senza averne dato la preventiva comunicazione prescritta, dal aver cagionato con il lagunaggio delle acque di percolazione della sansa, l’inquinamento del suolo e sottosuolo con sostanze non pericolose, al non aver dotato lo stabilimento di impianto di trattamento delle acque meteoriche. Il Sindaco di Monopoli, Annese, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e la Senatrice Patty Labbate esprimono grande soddisfazione per la capacità delle istituzioni pubbliche di essere unite e contrastare ogni fenomeno ed attività illecita, a tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. «Da qualche tempo – scrivono in una nota congiunta - Comune e Arpa Puglia hanno trovato le giuste modalità per operare sinergicamente a tutela del territorio. Siamo sulla strada giusta e riteniamo opportuno e doveroso continuare in questo modo».