La breve cerimonia si è svolta sul sagrato della chiesa di Santa Lucia.
Sempre contornato da animali, eremita nel deserto e in
preghiera giorno e notte. Così viene ricordato Sant’Antonio Abate, secondo la
tradizione cristiana primo degli abati e fondatore del monachesimo. Si dice che
Sant’Antonio Abate morì così, solo tra i suoi animali e il suo orto, all’età di
105 anni ma rimanendo eterno nella storia del calendario cristiano che ogni
anno, il 17 gennaio, lo ricorda come santo protettore degli animali domestici,
patrono dei maiali e della stalla, dei salumai e dei macellai. Così, anche
ieri, si è rinnovata la tradizione della benedizione degli animali. Fuori dalla
chiesa di Santa Lucia, a Monopoli, erano decine coloro che hanno portato i
propri animali domestici per la benedizione. Un appuntamento giunto alla quinta
edizione e organizzato dalla confraternita Santa Lucia. (Domenico Dicarlo). Un servizio nel telegiornale.