Nel lungo intervento di ieri sera, il direttore sportivo del Monopoli Marcello Chiricallo ha toccato numerosi punti. Ecco il testuale di alcuni stralci
L’obiettivo di inizio mercato è stato raggiunto, cioè quello di mettere a disposizione di Colombo gli uomini giusti per rimpinguare una rosa già molto competitiva. Il lavoro del direttore sportivo Marcello Chiricallo e del presidente Francesco Rossiello è stato improntato anche a non dimenticare mai chi siamo e da dove veniamo, ma qualche sfizio hanno provato a toglierselo. E Chiricallo si toglie pure qualche sassolino, a cominciare da Tommasini. Che la trattativa fosse praticamente chiusa non era solo un input giornalistico: «Confermo che avevamo l’accordo sia con il Gubbio che con il giocatore- sottolinea Marcello Chiricallo- ma c’erano queste pendenze economiche che Tommasini aveva in sospeso con gli umbri e non c’è stato verso di risolverle. Aggiungo che, con l’ennesimo sforzo del presidente Rossiello, avevamo alzato l’offerta per venire incontro alle due parti, ma Tommasini, in particolare, si è impuntato con il Gubbio. Venerdì la trattativa è saltata definitivamente. Aggiungo- spiega Chiricallo- che è una trattativa che è durata sin troppo per i miei gusti, visto quanto avevamo investito per chiuderla, non solo dal punto di vista economico ma anche di lavoro da parte nostra». Altro sfizio che il Monopoli ha provato a togliersi è stato Cosimo Patierno: «Posso dire che abbiamo presentato una proposta che dall’entourage del giocatore era stata definita soddisfacente, ma in questo caso l’Avellino non aveva Patierno in uscita e lo ha praticamente blindato». Tanto che gli irpini hanno allungato il contratto di Patierno sino al 2028, quando l’attaccante andrà per i 38 (anni). Alla fine, è arrivato Jacopo Pellegrini: «Un profilo che seguivo da tempo- spiega Chiricallo- e che piace molto a Colombo. Il mio obiettivo, confortato anche dal pensiero del mister, era comunque quello di restare con cinque attaccanti e così è stato. Pellegrini è un giocatore che ci può dare una grossa mano perché può giocare sia da prima che da seconda punta ed ha qualità importanti. Soprattutto, non è una soluzione alternativa solo perché non sono arrivati altri: Pellegrini era uno di quelli che seguivo». Questione Yabre: «Non era in uscita, anzi, noi gli abbiamo proposto il rinnovo del contratto sino al 2026 a cifre superiori rispetto a quelle attuali. Voglio anche ricordare che, al momento, nessuno sa quando potrà tornare in campo. Il procuratore ci ha detto che la nostra offerta, per lui, non era congrua e a quel punto, visto che il suo contratto era in scadenza a giugno, abbiamo deciso di accettare la sua richiesta di rescissione». E qui le parole di Chiricallo valgono come un avvertimento per tutti: «Non vogliamo gente scontenta o che stia qui controvoglia. La società, i tifosi e le città meritano gente che stia qui perché vuole stare». Amen. Questione De Risio: «Ha chiesto, secondo me anche a giusta ragione, di restare fuori dalle convocazioni perché lunedì poteva trovare un accordo con un’altra squadra che gli offriva il prolungamento del contratto in scadenza con noi. L’accordo non è arrivato. Nessun problema: Carlo è un serio professionista e resterà con noi sino al termine della stagione. Sono convinto che darà un grosso contributo alla causa». Occhio perché, a breve, il vero acquisto potrebbe essere un altro: «Da quello che mi dice lo staff sanitario, tra una quindicina di giorni Calvano potrebbe tornare in gruppo». Meno 13 alla fine del campionato: «Siamo tutte lì, e noi vogliamo lottare sino alla fine per il salto di categoria».