Legambiente e Touring Club Italiano presentano la guida online con oltre 200 proposte di viaggi all’insegna del turismo di prossimità. In Puglia 8 itinerari suggestivi tra percorsi a piedi, in bici e a cavalloLe 5 vele di “Guida Blu” sventolano anche quest’anno nei comprensori Alto Salento Adriatico, Alto Salento Jonico e Costa del Parco Agrario degli Ulivi Secolari( Polignano a Mare, Fasano, Monopoli, Ostuni e Carovigno).
Sarà un turismo di prossimità quello dell’estate 2020, con la Puglia meta tra le più favorite per i suggestivi itinerari che la attraversano. Dalle escursioni a cavallo nel Parco Nazionale del Gargano ai percorsi ciclopedonali in quello dell’Alta Murgia, dal trekking nel Salento ai percorsi avventura sui Monti Dauni, passando per le visite guidate lungo la via Traiana, dove spiccano dolmen e antichi frantoi. Viandanti e amanti delle due ruote potranno scegliere la loro meta tra una folta rosa di proposte, che Legambiente e il Touring Club Italiano hanno selezionato e illustrato in , la nuova guida online che raccoglie oltre 200 itinerari tra cui 43 in bici, 63 a piedi, 13 a cavallo e 7 proposte interregionali di lunga percorrenza. Un’ampia rassegna di soggiorni da Nord a Sud della Penisola, che predilige le mete dell’entroterra con proposte a piedi, a cavallo o in bicicletta, per garantire il rispetto delle misure anti-Covid. , dove scorrere i vari itinerari scelti sulla base di un lavoro congiunto con tour operator e network del settore come AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile), Sweetmountains, Turismoacavallo e Amodo (Associazione Mobilità Dolce).
Le tendenze turistiche dei prossimi mesi sono chiare , presidente di Legambiente Puglia – Stremati dal lockdown siamo alla ricerca di luoghi poco affollati che favoriscano un recupero psicofisico e dove sia possibile mantenere il distanziamento, ancora necessario. Protagonisti saranno i borghi che finalmente avranno il risalto che meritano. Vacanze Italiane ha messo insieme proposte variegate che avvalorano tesori ancora poco esplorati come le ciclovie, per un turismo lento e sostenibile. Le stime dicono che la Puglia è la destinazione più gettonata per le vacanze, non a caso Guida Blu riconferma le 5 vele a 3 comprensori, contraddistinti da mari cristallini e strutture ricettive attente all’ambiente».
8 gli itinerari pugliesi nella guida: A cavallo nel Parco Nazionale del Gargano; Pedalando nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia; La Via Traiana e la Piana degli ulivi secolari; Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese; Trekking tra le nella Palude del Conte; A piedi nel profondo Salento; Trekking in Salento. ().
Pedalando nel Parco Nazionale dell’Alta MurgiaUn lungo percorso ciclopedonale composto da sette itinerari, per un totale di 65 km, permette di osservare siti rinomati come Castel del Monte, insieme ad alcune delle bellezze più nascoste del Parco come il Costone Murgiano. Si tratta di un vero e proprio sistema a rete, interamente percorribile in mountain bike e in alcuni tratti accessibile anche a piedi, con biciclette da turismo e a cavallo. Lungo il percorso sono presenti collegamenti con il tracciato ferroviario Bari-Matera che consente il trasporto bici gratuito.
La Via Traiana e la Piana degli ulivi secolariIl percorso ideale per viandanti e amanti delle due ruote è la via Traiana che in Puglia attraversa la Piana degli ulivi secolari. Inserita negli itinerari ciclabili di lunga percorrenza, di recente è stata riconosciuta parte della via Francigena del Sud, ossia la prosecuzione dell’antico tracciato che, con partenza da Canterbury, dalla città eterna giungeva fino a Brindisi. Lungo il tragitto si attraversano due aree naturali protette – il Parco delle Dune Costiere e la Riserva di Torre Guaceto – dove è possibile visitare frantoi ipogei di epoca romana, bizantina e tardo medioevale, un dolmen di 4.000 anni fa, la città romana di Egnazia e numerosi insediamenti rupestri con affreschi di monaci basiliani. Lungo il percorso è possibile contattare servizi per visite guidate, noleggio bici, escursioni tra gli oliveti, degustazioni in masseria e visite nei centri abitati di Ostuni, Monopoli, Fasano, Cisternino, Carovigno e Brindisi.
. Dalle colline delle Murge di sud-est passa uno dei tratti più suggestivi della ciclovia dell’Acquedotto Pugliese. Il percorso su strade sterrate attraversa ponti-canali in pietra da dove poter ammirare un paesaggio ancora intatto, la splendida campagna della Valle d’Itria tra boschi, vigneti, oliveti e seminativi. Il tratto in questione, di circa 20 km, è diventato uno tra i percorsi ciclabili più belli del Sud Italia, che attraversa i centri abitati di Locorotondo e Cisternino, fino a giungere a Ceglie Messapica, i trulli di Alberobello e il raffinato barocco di Martina Franca. Presso la sede del Gal Valle d’Itria, in un’ex casa cantoniera, è possibile ricevere informazioni sul percorso ciclabile, su masserie e trulli in cui trovare ospitalità e ristoro, sui servizi disponibili per attività di guida e noleggio bici.
nella Palude del ConteL’area costiera a nord di Porto Cesareo, lungo l’arco di litorale ionico a cavallo tra le province di Lecce e Taranto, conserva ancora il paesaggio e il fascino di quelle che furono “le folte Macchie di Arneo”, terre di briganti e transumanti oggi tutelate dalla Riserva Naturale Orientata “Palude del Conte e Duna Costiera”. L’area è pianeggiante, con formazioni dunali in corrispondenza della Palude del Conte e modesti rilievi verso l’interno. I piccoli laghetti carsici affioranti tra i calcari in prossimità di Torre Castiglione sono chiamati (dal dialetto , sfondare). La zona umida della Palude del Conte e il lungo canale di bonifica che la delimita a monte e verso nord ospitano una ricca avifauna migratoria e stanziale e specie protette come la campanella palustre e la testuggine d’acqua dolce. Il percorso di circa 18 km arriva a Torre Lapillo attraversando boschi, macchia mediterranea e aree dunali.
A piedi nel profondo Salento. In alcuni tratti meno frequentati del Salento è possibile approfittare di una serie di itinerari a piedi lungo la costa jonica che toccano il litorale di Punta Pizzo, nei pressi di Gallipoli, la zona dei bacini e delle gravine di Ugento, il Canale naturale del Fano, con la Grotta dei Montani e quella delle Fate nel territorio di Salve, e il Canale Volito, vicino al piccolo borgo di Patù, tra antiche (costruzioni in pietra dalla forma di trulli tronchi) e muretti a secco. Sulla costa adriatica interessanti le escursioni al Canale del Ciolo e lungo il sentiero delle Cipolliane, nei pressi di S. Maria di Leuca, da Porto Badisco, non lontano da Otranto, verso l’entroterra e, poco più a nord, lungo il tratto di costa tra Torre Sant’Andrea e Roca, uno dei più suggestivi della costa salentina.
Trekking in Salento. Dolci venti marini e colori caldi: due le proposte per camminare in Salento al proprio ritmo, con servizio di trasporto bagagli e roadbook per non perdersi lungo il percorso. Il primo itinerario segue i sentieri costieri lungo il Parco Naturale Regionale Costa Otranto Santa Maria di Leuca e bosco di Tricase; il secondo invece si concentra nella Puglia centrale – Alberobello, Ostuni e Lecce – con una deviazione imperdibile per ammirare la meravigliosa Matera. Sono programmate partenze giornaliere fino a dicembre 2020.
Nell’estate 2020 si confermano 12 i comprensori turistici pugliesi premiati con le vele di Guida Blu, riconoscimento assegnato da Legambiente e Touring Club Italiano alle località marine e lacustri più belle. Le 5 vele sventolano nei comprensori formato dai Comuni di Otranto, Melendugno e Vernole; con i Comuni di Nardò, Gallipoli, Porto Cesareo e Racale; che comprende Polignano a Mare, Fasano, Monopoli, Ostuni e Carovigno.
(Per tutti i comprensori consultare la classifica annessa).
Alto Salento Adriatico. Vernole, Melendugno e Otranto si confermano anche quest'anno grandi attrattori turistici per le politiche di educazione ambientale e la forte attenzione alla tutela dei beni paesaggistici e culturali del territorio. Contraddistinti da scorci naturalistici e attraversati da piste ciclabili, i tanti chilometri di costa attraversano il Parco Naturale delle Cesine, l'Area Archeologica di Roca fino all'Area Marina Protetta, oggi strumento fondamentale per la tutela della biodiversità. Le varie Amministrazioni hanno attuato una riqualificazione dei paesaggi costieri e sono attente a una mobilità sostenibile attraverso l'installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. In particolare, il Comune di Otranto ha approvato di recente il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e proposto due progetti di pista ciclabile, a nord e a sud della città.
Alto Salento JonicoI Comuni hanno promosso una gestione sostenibile dei rifiuti, la mobilità lenta, politiche di efficientamento energetico e la valorizzazione delle torri costiere. Nardò si è distinto per aver promosso una mobilità sostenibile e superato il 70% di raccolta differenziata, valorizzando le torri costiere con interventi di manutenzione. Di rilievo l’avvio dei lavori di ingegneria naturalistica promossi dal Comune di Gallipoli per la salvaguardia del sistema dunale all'interno del Parco Naturale "Isola di S. Andrea e Litorale di Punta Pizzo", mentre con il progetto Re Waterl’Amministrazione ha favorito il riutilizzo delle acque reflue dell’impianto di depurazione consortile. Nelle iniziative svolte dal Comune di Porto Cesareo si inserisce la realizzazione di percorsi naturalistici, la valorizzazione delle torri costiere, l’illuminazione pubblica a basso consumo nel borgo marinaro e la realizzazione dell’EcoCentro Blu, un sito di stoccaggio di rifiuti marini ad uso esclusivo dei pescatori. Racale ha raggiunto gli obiettivi del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, promosso la mobilità elettrica realizzando piste ciclabili e attuato politiche di gestione sostenibile dei rifiuti e di efficientamento energetico sugli edifici comunali. È inoltre in via di definizione l’istituzione dell’Area Marina Protetta Capo d’Otranto – Grotte Zinzulusa e Romanelli – Capo di Leuca.
Costa del Parco Agrario degli Ulivi Secolari. Le Amministrazioni hanno scommesso su una strategia di sviluppo locale incentrata su un modello di turismo lento e sostenibile, potenziando la mobilità dolce lungo i percorsi della via Francigena e del Cammino Ellenico. Ciò per valorizzare le produzioni agricole legate al paesaggio rurale, unico per le tante masserie e oliveti, per i frantoi ipogei e le torri costiere.