Il nuovo provvedimento del presidente Michele Emiliano vale per gli istituti di ogni ordine e grado
MONOPOLI - Ora è ufficiale. In Puglia didattica a distanza fino al 5 marzo. Il governatore Michele Emiliano, attraverso una ordinanza emanata nella giornata odierna (sabato 20 febbraio) ha stoppato le lezioni in presenza, ad eccezione degli studenti che per particolari necessità personali o familiari non potranno seguire la Dad. Ad ogni modo non si potrà superare il limite del 50 per cento per ogni singola classe. Tali provvedimenti, come spiegato da Emiliano, sono stati adottati per arginare la diffusione della variante inglese del Covid, che nella provincia di Brindisi ha già fatto registrare 72 casi. L’obiettivo è quello di ripristinare la didattica in presenza una volta completata la campagna vaccinale sul personale scolastico, che oggi ha preso il via a livello regionale, insieme alla vaccinazioni sugli over 80 (in provincia di Brindisi si partirà lunedì prossimo, 22 febbraio).
MONOPOLI - Ora è ufficiale. In Puglia didattica a distanza fino al 5 marzo. Il governatore Michele Emiliano, attraverso una ordinanza emanata nella giornata odierna (sabato 20 febbraio) ha stoppato le lezioni in presenza, ad eccezione degli studenti che per particolari necessità personali o familiari non potranno seguire la Dad. Ad ogni modo non si potrà superare il limite del 50 per cento per ogni singola classe. Tali provvedimenti, come spiegato da Emiliano, sono stati adottati per arginare la diffusione della variante inglese del Covid, che nella provincia di Brindisi ha già fatto registrare 72 casi. L’obiettivo è quello di ripristinare la didattica in presenza una volta completata la campagna vaccinale sul personale scolastico, che oggi ha preso il via a livello regionale, insieme alla vaccinazioni sugli over 80 (in provincia di Brindisi si partirà lunedì prossimo, 22 febbraio).
L’ordinanza impone alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e ai Cpia di adottare “forme flessibili dell’attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività scolastiche sia svolto in modalità digitale integrata (Ddi), riservando, sulla base della valutazione dell'autonomia scolastica, l’attività didattica in presenza agli alunni per l’uso di laboratori qualora sia previsto dall’ordinamento, o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata”. Le scuole potranno “ammettere in presenza gli alunni che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata, purché, complessivamente, non venga superato il limite del 50% della popolazione scolastica per ogni singola classe o sezione d’infanzia”. I dirigenti scolastici “devono comunicare, ogni lunedì della settimana, all’Ufficio Scolastico Regionale e al Dipartimento della Salute, attraverso la procedura predisposta sulla piattaforma www.studioinpuglia.regione.puglia.it, il numero degli studenti e il numero del personale scolastico positivi al Covid-19 o in quarantena, nonché tutti i provvedimenti di sospensione dell’attività didattica adottati a causa dell’emergenza Covid”.
“La variante inglese del coronavirus così come le altre varianti che man mano si stanno registrando in Italia – dichiara Michele Emiliano - rappresentano un nuovo elemento di pericolosità per la salute pubblica, come ci dicono gli esperti, perché si trasmettono molto più velocemente. Con la nuova ordinanza sulla scuola cerchiamo di trovare un punto di equilibrio tra i due diritti costituzionali alla salute e all’istruzione. Dobbiamo da un lato assolutamente limitare la circolazione del virus in queste settimane per evitare scenari imprevedibili e critici. La regola base è utilizzare per due settimane la didattica digitale integrata in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Ma al contempo va garantito il diritto all’istruzione a quegli studenti che per bisogni educativi speciali, disabilità, attività di laboratorio essenziali per la loro formazione, o per esigenze familiari non diversamente affrontabili, hanno assoluta necessità di frequentare in presenza le lezioni: per questi casi, le istituzioni scolastiche potranno aprire alla presenza sino a un massimo del 50 percento per classe. Da oggi – prosegue Emiliano - sono partite le vaccinazioni del personale scolastico della scuola, fatto questo di fondamentale importanza. Avendo già i vaccini e avendo la possibilità della didattica digitale integrale rischiare la salute – soprattutto di insegnanti e operatori scolastici che per età sono più esposti alle conseguenze del Covid – sarebbe irresponsabile. Essi hanno sino ad oggi consentito la didattica in presenza a chi lo chiedeva, mettendo a rischio la loro vita. Adesso è arrivato il momento di vaccinarli prima di esporli nuovamente ai pericoli legati alle varianti del Covid”. “Comprendo le difficoltà delle famiglie e del mondo della scuola – conclude il governatore - ma lo sforzo che si sta facendo è finalizzato alla tutela e al bene di tutti. Questa ordinanza è stata ampiamente discussa e meditata con i sindacati della scuola, alla fine abbiamo trovato in questo testo il punto di intesa: li ringrazio per aver revocato lo sciopero indetto per lunedì che avrebbe provocato ulteriori disagi alle famiglie pugliesi”.
“Si avvia con questa ordinanza – dichiara l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Diritto allo Studio, Scuola e Università, Sebastiano Leo - una nuova importante fase per la scuola, che tocca non solo la frequenza delle alunne e degli alunni, in presenza piuttosto che a distanza, al fine di cautelare la loro salute, ma che allarga lo sguardo a tutta la scuola insieme a tutti gli operatori scolastici, per rendere concretamente e fattivamente la scuola pugliese una scuola ‘sicura’. Una strategia che ha visto ancora una volta il Tavolo regionale svoltosi con le organizzazioni sindacali quale luogo centrale di confronto e dibattito perché è interesse della regione e mia in particolare cogliere tutte le possibili implicazioni che ogni decisione comporta e delle quali le organizzazioni sindacali costituiscono sicuramente un momento di osservazione privilegiato. Con questa ordinanza non abbiamo voluto togliere una chance alle famiglie, ma ne abbiamo voluto dare una in più. Sono oltremodo consapevole dei sacrifici che le famiglie hanno dovuto sopportare in questi mesi, portando la scuola a casa con tutto quello che ciò implica”. “Ora – conclude Leo - vogliamo che le famiglie possano riportare i loro figli a scuola quando il piano vaccinale sul personale si completerà per ogni singolo plesso, a partire dall’infanzia. In questo modo possiamo ridurre le occasioni di contagi. È una strategia quindi mirata che sarà condotta per step, sulle 640 istituzioni scolastiche che contano circa 4000 punti di erogazione, cui si accompagneranno le ulteriori misure di accompagnamento e controllo già varate. La nuova sfida è quindi non solo cautela, ma cautela in sicurezza”.
“C'è preoccupazione - afferma l’assessore Lopalco - per la circolazione del virus fra bambini e giovani, ma anche una forte speranza nel ruolo della vaccinazione per far ripartire la società. La scuola, insieme agli altri servizi essenziali, è il cuore della nostra società: per questo motivo sarà nostro dovere accelerare questa fase del piano di vaccinazione”.