Grazie
all’innovazione tecnologica, AQP ha risparmiato 70 milioni di metri cubi d’acqua.
BARI - L’innovazione tecnologica in Acquedotto Pugliese ha portato ad un risparmio di 70 milioni di metri cubi di acqua nel corso degli ultimi dieci anni. L’equivalente di un invaso di medie dimensioni. Un dato confortante in uno scenario dominato da una sempre minore disponibilità d’acqua, ad ogni latitudine del pianeta, causata dai gravi cambiamenti climatici in atto. Scenario di cui si è discusso in diretta streaming nel corso dell’evento “Il tempo e l’acqua” promosso da in occasione della . Un’importante occasione di confronto sul presente e sul futuro della risorsa idrica, il bene più prezioso per la vita stessa, e sulle iniziative da intraprendere per la sua valorizzazione e tutela.
I collegamenti da Italia (Bari e Roma), Islanda, Ruanda, Camerun, Spagna, con tanti ospiti che si sono confrontati in un unico webinar, sono la dimostrazione di come il dibattito sul futuro dell’acqua sia davvero “globale”. Ospite d’onore dell’evento - in onda sui canali Facebook e Youtube di AQP e condotto dalla giornalista, - lo scrittore islandese Andri Snær Magnasonnarratore, fortemente impegnato sulle problematiche ambientali, autore del romanzo che ha offerto lo spunto all’evento stesso.
“Acquedotto Pugliese è la più grande opera di ingegneria idraulica progettata e realizzata per volere dello Stato più di un secolo fa. La storia non deve essere mero esercizio di memoria: deve aiutare a capire il presente e a progettare il futuro. Cento anni fa in Puglia si moriva di tifo, di colera, di malaria, la mortalità infantile era tra le più alte d’Europa e le aspettative di vita erano molto ridotte. Acquedotto Pugliese, portando acqua salubre ad una popolazione che per millenni ha sofferto per la sua scarsità, ha rappresentato un efficace risposta significativa in termini di salute. Non sarebbe avventato paragonare l’azione di Acquedotto Pugliese con il vasto programma vaccinale dei nostri giorni. I cambiamenti che abbiamo davanti sono epocali, impongono scelte non più rinviabili. Le parole di Andri Snær Magnason sono di speranza. Parole che invitano ad affrontare il presente con lo stesso spirito che ha ispirato i nostri padri quando hanno immaginato, progettato e realizzato l’Acquedotto Pugliese. Un’opera paragonabile alle piramidi”.
Dopo il saluto del presidente di Acquedotto Pugliese, Carmen Lasorella ha salutato gli ospiti, collegati da ogni angolo del pianeta: Andri Snær Magnason dall’Islanda, Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, da Roma, l’ambasciatore Nicola Bellomo da Kigali, capitale del Ruanda, il sacerdote André Mari dal Camerun, Grammenos Matrojeni, membro della delegazione italiana su clima, biodiversità, acqua e oceani presso l’Onu, da Barcellona, Francesca Portincasa, coordinatore industriale e servizi tecnici di Aqp, e Pietro Scrimieri, coordinatore amministrazione e servizi centrali di Aqp, in collegamento da Bari.