Da Mattinata a Cerignola raffica di sequestri di beni ai fratelli “Baffino” contigui al clan Romito e ad un noto pluripregiudicato del comune ofantino.
Carabinieri del Comando Provinciale di Bari
Operazione " Dirty Mirror" sequestro beni per due milioni.
E' in edicola.
Tra gli arrestati anche donne. Si tratta di soggetti vicini a gruppi Capriati-Diomede.
Operazione della Polizia di Stato contro la mafia barese. Arrestati 24 esponenti della criminalità organizzata del quartiere Japigia per due omicidi, armi, droga, rapina ed estorsione.
Attività nella'rea Metropolitana di Bari e nella Bat. Questa mattina i dati illustrati in conferenza stampa.
Vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, oltre 250 i militari impiegati per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti del gruppo criminale "DELLO RUSSO".
“Operazione Gaming Machine”. Illecita concorrenza mafiosa, estorsione, usura e riciclaggio: arresti e sequestri della Guardia di Finanza nei confronti di imprenditori del gioco ed esponenti di spicco dei clan baresi.
Arrestati dalla Polizia i presunti esecutori materiali dell’omicidio di Luisi Antonio e del tentato omicidio del padre di questi, Luisi Luigi.
In manette i fratelli Capogna Pietro e Valerio per detenzione illegale di armi da fuoco in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso.
Sale a 11 il numero dei soggetti arrestati negli ultimi mesi con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Braccato e fermato il presunto autore dell’agguato avvenuto la mattina del 25 febbraio scorso.
L'operazione è della GdF. Sversati rifiuti su terreni agricoli
Operazione internazionale tra Dia e Autorità albanesi.
Nell'ambito di un operazione disposta dalla DIA di Bari e condotta dai Carabinieri, è stato catturato un albanese sottrattosi all’arresto durante l’operazione Kulmi. Arrestati due favoreggiatori.
L'operazione si è svolta tra Puglia e Lombardia con epicentro a Polignano a Mare.
Ad agire i carabinieri del Comando Provinciale di Bari.
Truffa e indebite percezioni per oltre 61 mila euro.
C'è l’aggravante del metodo mafioso.